La liuteria? un mestiere del Cazzo!!!

I lati oscuri della liuteria. Voglio parlare di quella liuteria classica incentrata sugli strumenti ad arco.
La dura realtà su un mestiere che viene visto come una favola, come genuino, come magico.
Ebbene vi sbagliavate. Come si suol dire tutto il mondo è paese, il marciume, la corruzione e la crisi è ovunque, e non risparmia nemmeno "l'immacolata" liuteria.
Non ho tempo da perdere dunque vengo al punto, o meglio ai punti, già perché ce ne sono tanti, troppi.

Primo punto, Situazione generale.
Innanzitutto chi intraprende questo mestiere è una persona che non ha ben capito come funziona questo lavoro. Tutti parlano di passione qua, passione la, è sempre stato il mio sogno, mi ha sempre affascinato, e da piccolo, e mio nonno e mio bisnonno e bla bla bla, bla bla bla, bla bla bla.
Per non parlare poi delle storielle che si sentono ogni tanto nelle televisioni regionali e provinciali o notiziole da tre soldi su internet, di gente che ha abbandonato il proprio lavoro per intraprendere la propria passione di fare il liutaio, dove è felice e riesce addirittura a campare con questo lavoro, con la magia dei violini quà e i miracoli di Stradivari là ecc.
Tutte StraMega Balle! Sempre che questi personaggi che hanno iniziato a fare questo mestiere riescano a guadagnarci per vivere, ma secondo voi fatturano tutto? hanno partita iva? ma per favore! A parte il fatto che se aprono ufficialmente la loro attività costa già un botto, non si sa per quanto tempo riescano a rimanere aperti, ma poi come detto prima lavorano in chiaro nel loro scantinato di casa? Ieri nasceva un liutaio, oggi chiude quello che aveva aperto ieri e ne apre un'altro, domani ne apre un'altro ancora e chiude quello che aveva aperto oggi e così via, c'è tanta mala informazione in giro. Sveglia ragazzi!! Il problema che con questo lavoro per quanto bello sia, ci si deve guadagnare per viverci, e chi dice che è felice anche se non guadagna, è solo un emerito coglione che non ha capito proprio un cazzo della vita e del mondo, a meno che sia un pensionato, un mantenuto o un ereditiero e quello allora è un altro discorso perché i soldi per vivere ce li ha già e la liuteria non centra un bel niente con il fatto che è un mestiere che ti fa guadagnare e campare.
Andiamo a Cremona, patria mondiale della liuteria. Ad ogni condominio ci abita almeno un liutaio, quindi immaginate quanti ce ne sono solo a Cremona. Peccato però che il 98% di questi, lo fa come secondo lavoro, a tempo perso e in nero.
Per esperienza personale io che ho bazzicato Cremona e dintorni ho avuto modo di conoscere diversi liutai giovani e non, anche molto bravi e di avere diverse testimonianze.
Come uno che aveva aperto un po di anni fa e ha dovuto chiudere bottega perché non ce la faceva più per via delle spese (tasse e burocrazie varie).
Un'altro ha cambiato mestiere ed è andato a lavorare nella acciaieria di Arvedi nel reparto fonderia.
Un'altro ancora che un po fatturava e un po no per pagare meno tasse è stato beccato e gli hanno fatto il culo.
Un altro ancora dopo che ha scoperto che non ce la faceva più a campare con questo mestiere ha avuto un esaurimento nervoso è andato in depressione maggiore e ha addirittura tentato il suicidio 2 volte fallendole entrambe, da alcuni anni è in cura in un reparto psichiatrico, poverino... e potrei andare avanti ancora per molto ma, non ho tempo e bisogna andare avanti perché gli argomenti sono ancora tanti.
Il punto è questo, gli unici liutai a Cremona che campano e anche decentemente sono il 2% forse anche meno. E sono sempre i soliti, quelli affermati e più conosciuti. Ma non perché siano più bravi o cosa, semplicemente perché hanno il nome e hanno avuto la fortuna di essere figli di liutai (di quelli che hanno aperto per primi in Italia), i restanti liutai sono dei poveracci che lavoricchiano in casa propria, in nero, anche se molti che hanno partita iva non fatturano neanche tutto.

Secondo punto, Un settore in crisi.
In questo secondo punto spiegherò il perché non ci si campa con questo lavoro. Le risposte sono due sostanzialmente: 1 non c'è mercato e 2 la concorrenza.
Oggi giorno vedo tantissimi giovani che vogliono diventare liutaio solo perché sono bravi e hanno la passione. No! non basta è necessaria una cosa esterna a loro: Il mercato.
Troppa offerta e poca domanda, o meglio la domanda c'è ma è quì che si incontra con il secondo aspetto ossia la concorrenza.
In questo ultimo decennio sono nate moltissime ditte dove si fabbricano strumenti ad arco soprattutto in Cina, paesi asiatici e dell'est europa dove ovviamente la manodopera costa pochissimo, e molti passaggi costruttivi degli strumenti sono fatti a macchina e i pochi passaggi costruttivi fatti a mano sono fatti in serie da diverse persone. Il risultato? una fetta che va dagli strumenti mediocri a strumenti neanche troppo malvagi, anzi direi pure buoni ma con un ottimo rapporto qualità prezzo, prezzi davvero convenienti che vanno dai 100 € ai 1200 € circa.
La maggior parte dei musicisti vira su questi strumenti, gli strumenti usciti meglio ovviamente. Quei pochi musicisti che invece sono disposti a spendere ed avere uno strumento di qualità massima ovviamente vanno dai loro amici liutai di fiducia dal nome altisonante, un po per favoritismo e un po perché i musicisti stessi hanno la sensazione che lo strumento del liutaio importante suoni meglio per il semplice fatto che lo strumento se ha un nome viene percepito come fosse uno status symbol e quindi alle sue orecchie suona meglio quando in realtà non è affatto così. Già i musicisti sono proprio dei narcisisti teste di cazzo rotti in culo!
Quindi i restanti liutai soprattutto giovani e volenterosi che producono strumenti di qualità non vendono una sega. Al massimo qualcosina possono vendere ogni tanto sui 2/3 mila € che è un prezzo stracciato per un violino fatto a mano, infatti la cifra giusta dovrebbe non essere inferiore ai 5/6 mila €. Dunque se va bene riescono a vendere strumenti ogni tanto ma in questo modo non ci si campa è inutile non c'è niente da fare.
La risposta di questo secondo punto quindi riassumendola in due righe: Il 99% dei musicisti compra strumenti discreti/buoni con ottimi prezzi. Il restante 1% dai liutai blasonati spende anche 30 mila euro per un violino. Quindi chi compra dagli altri liutai? Boh.
Un consiglio da amico, a chi ancora non ha le idee chiare, lasciate perdere questo mestiere che sarà si anche una passione, ma vi farà perdere tempo e denaro.

Terzo punto, Le scuole di liuteria create per arricchirsi.
Già le scuole, e qui mi soffermo in particolar modo a quelle private. Un'altra nota dolente di questo settore.
Visto il gran numero di liutai anche non più giovanissimi, che non riescono a campare, che cosa fanno alcuni di questi per avere entrate extra? Mettono su e aprono una scuola privata.
Ovviamente l'obbiettivo loro non è tanto formare e insegnare aspiranti liutai come vogliono fare credere, ma il fatto di intascare un bel po di quattrini che fanno sempre comodo. Che per carità fanno anche bene, chi non lo farebbe per avere più cash e che cash! prezzi esorbitanti questi delle scuole private.
La cosa brutta è che mentono spudoratamente vantandosi di creare nuove generazioni di liutai che hanno un lavoro sicuro, dove la pagnotta a fine mese per campare c'è sempre. Ma invece non è affatto così, un minimo di chiarezza e di onestà intellettuale da parte loro ci vorrebbe quantomeno per metterli in guardia spiegando agli allievi che il mondo della liuteria non è rosa e fiori come si crede e che ci sono molte problematiche e soprattutto crisi, complice anche il mancato aiuto per non dire i bastoni tra le ruote da parte dello stato soprattutto quando si parla di stato italiano (con la i minuscola).
Questi maestri liutai perché dovrebbero raccontare tutto questo? Non gli conviene, ed è ovvio che ambiscano ad attrarre più polli possibili per il proprio guadagno personale e speculare il più possibile su questi pirla! Come si suol dire ognuno tira acqua al proprio mulino. Bon!
Finita la scuola cosa si fa? Non hai imparato totalmente il mestiere, impari però le basi quello si, in teoria, poi in pratica... Ad ogni modo ci vogliono anni e anni di apprendimento dove sono obbligatorie: passione, volontà e bravura, ma ripeto si mettono in gioco anche fattori esterni che vanno al di là della crisi e della concorrenza, come ad esempio la raccomandazione, già avete capito bene anche in questo settore la raccomandazione c'è eccome.
Sicuramente la specializzazione migliore per l'apprendimento di questo mestiere e proprio quello di frequentare una bottega artigiana di un liutaio vero e proprio. Già un liutaio, e quì andiamo a parare su un'altra grossa problematica che spiegherò bene nel punto successivo insieme alla raccomandazione citata poche righe sopra.

Quarto punto, liutai e raccomandazione.
Ahiaiaiai eccoci arrivati a questo scomodo punto.
Eravamo arrivati al fatto che l'aspirante liutaio dopo la scuola deve fare un master chiamiamolo così una sorta di fase di specializzazione presso un liutaio per apprendere meglio il mestiere in questione. Peccato che il liutaio trovi sempre una scusa, e non posso prenderti perché è necessaria un assicurazione, e perché ci sono rischi e perché fanno controlli e perché quà e perché là. Tutte balle, la verità è che non assumono un apprendista per il semplice fatto che sono gelosi della loro arte e non vogliono insegnare a nessuno a meno che non ottengano qualcosa in cambio. Ovvio l'amatissima pecunia!
Che per carità se uno insegna è anche giusto farsi pagare, ma non così tanto come chiedono loro.
Alla fine chi si può permettere un'importantissima esperienza di apprendimento presso un liutaio sono i soliti figli di papa con le spalle coperte che hanno tanti soldini. Per non parlare poi delle raccomandazioni varie, e figli di direttori d'orchestra, di insegnanti, di musicisti, di collezionisti e di gente che può venire utile al liutaio in questione in termine di favori, insomma io do una mano a te e tu ne dai una a me. Cari miei! siete nel paese giusto belli! Belli beh insomma, belli per modo di dire!
Quindi siamo sempre lì alla solita problematica tutta italiana, raccomandazione, favori e denaro chi ha i soldi e gli agganci giusti anche se è un coglione di buona famiglia può farsi un esperienza formativa, chi invece non ha soldi, non ha agganci ma magari ha talento da vendere la prende nel buco del culo. Alla faccia che la formazione è per tutti! 
Altre volte poi succede che dei liutai si facciano pagare un minimo per avere dei giovani garzoni che però non lavorano come apprendisti ma lavorano come schiavi 15 ore al giorno anche più, per fare solo i lavori più grezzi e sporchi che altrimenti il liutaio dovrebbe fare, come alcuni passaggi di lavorazione di sgrossature tavole, carteggiature, anche in condizioni pericolose per la salute umana, riguardo a polveri, macchinari solventi ecc. 
Andiamo avanti, alla fine che succede? il liutaio ci mette solo lo zampino per i lavori di fino e l'etichetta interna allo strumento, e cosa fa? ovvio vende lo strumento a suo nome senza neanche dare una percentuale sulla vendita e merito al povero garzone (ma figuriamoci).
E di situazioni così ne ho viste e sentite tante credetemi! Quanti asiatici mi è capitato di vedere che lavoravano dietro le quinte delle botteghe di liutai importanti! Ormai ho perso il conto.
Bisogna cancellarsi dalla testa l'idea del liutaio artigiano, umile, onesto, genuino e santarello. Diciamoci la verità la realtà dei fatti è bene diversa, il vero liutaio è un approfittatore, arrivista, ipocrita, bigotto e molte volte direi anche corrotto e disonesto, ma non è che lo dico io perché ce l'ho con i liutai, semplicemente è un dato di fatto, non bisogna fare i bigotti e ipocriti la verità è questa, punto.
Passiamo poi alle fase "artigianale" (mettiamo le virgolette che è meglio) della costruzione del nostro violino ad esempio. 
Ormai il liutaio ha capito bene, mica è scemo, per accelerare tutte le lavorazioni usa macchinari elettrici, poi per carità le rifiniture le fa a mano (non può fare altrimenti) magari da qualche suo garzone se è bravo, ma lo vende poi come violino interamente fatto a mano e la racconta che ha seguito la costruzione secondo la tradizione Cremonese che usava Stradivari. Che conta balle!
Ah per non parlare poi della fase di verniciatura, tutta a spruzzo e non con il pennello o il tampone. Comunque sono sincero ci può stare che si esegua qualche passaggio a macchina, visti i tempi che corrono. Alla fine come diceva il maestro Machiavelli: conta il risultato! Però non spacciateli per interamente fatti a mano eh!

Quinto punto, la compravendita nella liuteria
Finisce il punto dedicato ai liutai, ma non alla loro furbizia e scaltrezza.
Vista la crisi i liutai soprattutto i più famosi ed importanti hanno dovuto correre ai ripari ma devo dire che la loro strategia sta funzionando, ossia al fatto di costruire sempre meno e comprare per poi rivendere sempre più. Eccoci ladies and gentleman questa è la compravendita! Già i liutai, visti i tempi che corrono sono diventati degli abili venditori
Ormai sono sempre in meno a costruire strumenti, hanno capito che oggi come oggi per guadagnarci comprano strumenti anche di qualità più bassa, li aprono cambiano l'etichetta, ci mettono la loro con il loro nome, cognome, quando fatto dove fatto, infine lo richiudono, magari lo rifiniscono un po per fare vedere che hanno una loro impronta ed è un prodotto loro e... tac! lo rivendono a molto di più. Magari un violino di fabbrica Cinese o Rumena da 700 euro, il liutaio lo modifica un po ed è anche capace di venderlo a 3000 € se non di più, sono diventati dei maestri nelle plusvalenze!
Un episodio in particolare che tengo a raccontare. 
Un mio caro amico di Cremona che fa il restauratore ma che ogni tanto costruisce violini fatti interamente a mano (questo mio amico è un tipo all'antica e fa ancora tutto a mano) sono violini secondo me di ottima qualità sia dal punto di vista sia acustico, costruttivo che estetico, ma non avendo il nome e non essendo molto conosciuto come liutaio non può vendere a prezzi molto alti, quindi è rimasto basso, sui 1500 €. Ebbene c'era un acquirente interessato, chi era? niente meno che un importante liutaio di Cremona. Tra una serie di contrattazioni alla fine si giunti ad un accordo tra il mio amico e il liutaio alla cifra di 1.200 € (prezzo davvero irrisorio per un violino fatto interamente a mano). 
Il liutaio gli ha raccontato che era un discreto strumento ma visti i tempi che correvano non poteva venderlo di più e al di fuori di lui non glielo avrebbe comprato nessuno. Un mese dopo sorpresa! Si scopre che questo liutaio ha rivenduto quel violino a 7 mila euro, avete capito bene 7 mila! quindi una mega plusvalenza di quasi 6 mila € facendo qualche modifica per spacciarlo per suo. quando si vuol dire che i liutai sono ormai diventati degli abili venditori, d'altronde anche loro si devono adeguare ai tempi, si ma che Stronzoni! 
Questo liutaio pensava al momento dell'acquisto del violino da 1.200 €: sto pirla può arrivare al massimo 2 mila € ma gli faccio credere che non riuscirà a trovare gente disposta a comprarglielo a più 1.200 perché è solo pinco pallino, io invece posso arrivare anche a 7 mila perché sono io. Della serie: io sono io e tu non sei un Cazzo! 
Un'altro episodio che mi ricordo, sempre riguardo un liutaio importante di Cremona, si è fatto una notevole pubblicità, vendendo un suo violino a un principe di un paese asiatico a una cifra esorbitante, più che altro per il nome dello strumento più che sulla qualità dello stesso, comunque beato lui mica scemo! E' inutile conta il nome e l'immagine.
In parole povere solo i liutai più famosi che hanno un nome, come in ogni settore che attraversa una crisi economico finanziaria, non solo hanno resistito ma anzi ci hanno speculato e si sono arricchiti anche in maniera disonesta (quando dico disonesti), loro possono permettersi di venderli bene gli strumenti, perché chi vuole spendere c'è sempre sia ben chiaro, ma sono sempre i soliti liutai a guadagnarci la nicchia dell'un per cento. 
Come detto prima il mercato a quel livello è stra saturo.
Tutti che vogliono fare i liutai. Sono più quelli che producono strumenti fatti interamente a mano (fatti anche bene), piuttosto che quelli disposti a spendere per l'alta qualità dello strumento. 
Dunque chi vuole spendere compra da liutai dal nome altisonante che non è necessariamente sinonimo di qualità, ma semplicemente uno status Symbol. Trovo un analogia ad esempio con il mondo della moda, i compratori in questo caso musicisti, collezionisti liutologi ecc spendono non per la qualità ma bensì per la firma e il nome come succede nel vestiario appunto. Così in questo modo gli aspiranti giovani liutai talentuosi ce l'hanno in quel posto solo perché hanno la colpa di non avere un nome a meno che come detto in precedenza sei un raccomandato ma probabilmente gran coglione! 
Ah voglio specificare una cosa molto importante, nonostante la crisi che affligge questo mestiere, questi raccomandati hanno i santi in paradiso anche se sono degli incapaci, un giorno sostituiranno e prenderanno il posto ai liutai importanti di oggi quando saranno vecchi o morti stecchiti, per il semplice fatto che avranno sempre gli agganci giusti e avranno una buona parola da parte di chi li appoggia, credetemi che gli agganci giusti fanno miracoli e nonostante la crisi riusciranno a lavorare ma soprattutto a guadagnare come "liutaio" (anche quà mettiamo le virgolette che è meglio) alle spese dei poveri cristi che si butteranno in questo mestiere, probabilmente più talentuosi ma più sconosciuti.
Il mondo di oggi è questo, è un mondo superficiale basato sull'immagine sull'apparenza e corruzione, e anche la sfera liuteria si è adeguata. 
Ma la realtà è questa, la liuteria non è genuina! 

Sesto punto, i musicisti una categoria di narcisisti teste di cazzo!

Eccoci arrivati al punto riguardante questi rompicoglioni! loro solo la quint'essenza allo stradilaniamento di rotture di coglioni!
Loro rappresentano in tutto per tutto la falsità, lecchinaggine e superficialità. Poi tra di loro si odiano tutti in conservatorio, gira tanta di quella gelosia e invidia da fare spavento: e io suono meglio di te e tu fai schifo e io sono più bello/a e tu sei una schiappa e tu sei un fallito/a ecc.
Il musicista alle volte anche incitato dall'insegnante è disposto a tutto pur di avere un violino di valore. Andiamo a parare dunque su una tematica riguardo la sua furbizia e spudoratezza pur di ottenere ciò che vuole. 
Una giovane violinista, bella figa (quà si può dire), pur di avere un violino a un prezzo di favore da un'importante liutaio di Cremona era disposta a tutto, dopo infatti diversi ed estenuanti confronti e trattative con il consenso di entrambi sono arrivati al nocciolo della questione eh... Zakkete! Beh avete capito no? mica fesso il liutaio, chissà la moglie e i figli cosa ne pensavano del padre se lo scoprivano. Acqua in bocca! 
Comunque ecco entrambi contenti, la violinista ha avuto lo sconto, e lui oltre alla pubblicità che lei le fatto al suo violino (violino ho detto! non Bigolo!) si è fatto una bella scopata incùl bisòn! detto alla Cremonese.
Tra l'altro questa biondina quando era minorenne era fidanzata con un direttore di conservatorio per ovvi motivi, da codice penale questo direttore, la galera non basterebbe a questo stronzone, e poi altre storielle con insegnanti vari ecc. E questa è forse il caso più eclatante di dove un musicista si può spingere per di ottenere ciò che vuole, ma di altri cosi ce ne sono a bizzeffe, potrei raccontarvi anche di una violinista di Genova che se la faceva con tutti, ora si è un'po calmata perché è in menopausa e si sistemata con uno ricco, ma chissà per quale motivo? Boohh? e poi appunto tanti altri casi ancora, ma francamente non ho ne voglia ne il tempo, perché ho ancora tante cose da raccontare.
Questi sono personaggi fragili hanno bisogno di certezze anche per quanto riguarda il loro lavoro, come ad esempio il proprio strumento, parliamo in particolare modo sempre di violini. 
Ebbene loro si sentono disorientati se suonano uno violino magari quasi perfetto ma di un liutaio sconosciuto. 
Sono dei cervelli di gallina che non ragionano con la propria testa, non hanno personalità, intraprendenza iniziativa e probabilmente intelligenza, si fanno guidare a prescindere, sempre dai propri insegnanti. Quello che l'insegnante dice per loro è legge. Quante volte mi è capitato di vedere ad esempio un/una violinista intenzionato/a ad acquistare un violino, ma poi fermato sul più bello dal proprio insegnante perché non andava bene. Ovvio che l'insegnante induce il musicista ad acquistare uno strumento del liutaio importante che ha peso e potere e con cui può avere dei favori.
Ragazzi, adesso facciamo un esperimento che rispecchia la realtà.
Se un musicista chiude gli occhi e senza sapere che violini ha davanti e quali vengono suonati: violino 1 = buona fattura fatto da un liutaio famoso e violino 2 buona fattura fatto da uno sconosciuto, la possibilità di scelta del migliore suono è del 50% (poi certamente entrano diversi fattori in gioco ma io parlo di statistiche e percentuali), tuttavia una volta aperti gli occhi sceglie al 111% il violino del liutaio famoso. 
Oppure un'altra prova: fatta questa volta con il violino 1 è nientemeno che uno Stradivari e il violino 2 è uno strumento moderno artigianale di buona fattura, costruito con misure giuste e legni di qualità. Ecco molto probabilmente sceglie il secondo, perché quasi certamente è oggettivamente migliore. Ma se il violinista riapre gli occhi e li sente entrambi questa volta giudica migliore lo Stradivari, perché è condizionato e suggestionato. E' tutta una questione di testa ragazzi! 
Per il fatto che gli Stradivari e gli Amati e i Guarneri, e i Guadagnini e i Bergonzi ecc hanno un valore enorme, valgono anche milioni di euro, sono prestigiosissimi, e ambitissimi ma oggettivamente sono decrepiti. Per carità suonano magari bene, ma la realtà dei fatti è che molti strumenti artigianali moderni sono nettamente superiori. 
Per non parlare poi dei moderni strumenti fatti in fibra di carbonio, che sono ottimi dal punto di vista acustico e secondo alcuni studi tecnici ed informatici fatti in Germania sono anche meglio di quelli fatti in legno, ma la maggior parte dei musicisti e company storce il naso e addirittura li ripudia. 
La liuteria, ragazzi miei è piena di luoghi comuni, di rigidità mentali. C'è poco da fare! Però si sa quando girano tanti soldi, si tende a fare quello che più conviene per fare contenti chi è influente.

Settimo punto (gran finale) la corruzione nella liuteria e nell'ambiente musicale circostante.
Eccoci arrivati al settimo ed ultimo punto. Menomale! confesso che mi sto cominciando a rompere i coglioni!
Come dicevo la liuteria come qualsiasi altro business come ad esempio al calcio (anche se in maniera nettamente minore), si basa sulla pubblicità e sull'immagine, dove dietro ci mangiano tutti tranne chi lavora veramente onestamente sulla costruzione e restauro di strumenti musicali. La lista è lunga, ci speculano sopra gente come musicisti, direttori d'orchestra, insegnanti di conservatori e scuole varie, collezionisti, "esperti" di liuteria, membri di giurie di concorsi vari e appunto liutai stessi. Insomma chi più ne ha più ne metta.
Vorrei raccontare un episodio grave successo ad'un altro mio amico. Questo mio amico è un giovane liutaio, è stato contattato da un contrabassista che vive in Spagna e gli proponeva di esporre alcuni violini e viole a una esposizione che si sarebbe tenuta a Shangaai, che era organizzata anche da un musicologo collezionista di Roma. Questo contrabassista gli ha detto poi che tanti altri liutai avrebbero spedito i loro strumenti. All'inizio il mio amico era un'pò sospettoso ma poi si è informato sulle persone che organizzavano la mostra e anche grazie al parere favorevole da parte di alcuni musicisti che conoscevano la mostra, gli organizzatori e soprattutto il musicologo, il mio amico si è convinto, ha spedito a Roma ben imballati gli strumenti, che poi da li gli organizzatori avrebbero provveduto al resto. 
Bene l'esposizione si è tenuta. Finita l'esposizione il mio amico ha contattato questo contrabassista, per sapere come andata. E lui: eh sai, c'è molta crisi, e la gente era un'pò disorientata e persa dai prezzi degli strumenti nonostante fossero abbordabili e purtroppo quì, e purtroppo là. 
Alla fine gli strumenti venduti su una 40ina tra viole e violini, solo 2 violini, il resto degli strumenti invenduti, come mai? quei due strumenti erano migliori? no, niente affatto! erano violini di un liutaio rinomato, tutto quà. Gli altri strumenti come quelli del mio amico, erano di giovani liutai sconosciuti. 
D'altronde al telefono il contrabassista lo ha pure detto al mio amico al fatto che i musicisti che avevano frequentato la mostra si sentivano persi per il semplice motivo che erano strumenti "anonimi" fatti non da liutai famosi, e con questo si conferma nettamente l'andazzo della liuteria. 
Voi direte la cosa grave è questa? no! neanche per sogno! La cosa grave capita dopo. Quando il mio amico riceve gli strumenti. 
A parte il fatto che gli arriva un'altra custodia rispetto a quella che aveva, che tra l'altro quella che aveva era nuova di zecca e dentro c'erano delle corde di ricambio e della pece, mica roba da niente. 
Vabbè almeno il violino era quello giusto. La cosa grave è questa: pochi mesi dopo casualmente nota su uno dei suoi violini una piccolissima crepa sulla tavola in abete in prossimità dell'anima, per chi non lo sapesse è un punto molto delicato della tavola, che nel tempo si sarebbe estesa. 
Ebbene l'unico modo è aprire il violino e riparare la tavola crepata facendo una minuziosa opera di restauro. 
Il mio amico quindi ha aperto il violino ehh... sorpresa!! il violino era già stato riparato dall'interno e quindi aperto!!! e come se non bastasse è stato riparato pure male!! Quando si dice cornuto e mazziato! infatti in prossimità della crepa è stato messo un pezzo di tela semplicemente incollato! 
Ragazzi, io non sarò esperto di restauro ma non è così che si fa, un operazione del genere! 
Il mio amico quindi ha chiamato questo musicologo e il contrabassista per avere delle spiegazioni e da entrambi ha avuto la stessa risposta, non mi risulta, bo bo bo, mmhh strano, non so cosa dirle, è davvero molto strano. Quando in realtà sapevano esattamente cos'era successo. 
Ragazzi questo per confermarvi la disonestà, la malafede e la mancanza di assumersi le proprie responsabilità da parte di certa gente anche con un ruolo importante, forse soprattutto con un ruolo importante (vedete politica e istituzioni). 
E' palese che questa esposizione era un modo per spillare dei soldi a gente come il mio povero amico. Ma questa è la situazione cari miei!
Infine vorrei parlare dei concorsi.
I concorsi internazionali di liuteria, come di Cremona e Pisogne, sono girate voci che negli ultimi anni si sono fatte sempre più insistenti, di possibili risultati e vincite truccate da parte di alcuni partecipanti. Già, partecipanti che magari avevano qualche aggancio e conoscenza con alcuni membri della giuria, insegnanti di liuteria ecc. 
In particolare modo sempre a Cremona nel concorso nazionale ANLAI girava voce di un liutaio pensionato molto conosciuto dalla giuria che per qualche strana ragione riusciva sempre ad arrivare nei primi posti della graduatoria di una determinata sezione. 
Peccato che una parte di liutai di Cremona ha detto che questa simpatica persona faceva fare a diversi liutai e apprendisti molte (se non tutte, come diceva qualcuno) fasi di costruzione dei suoi violini che avrebbe dovuto fare invece lui, dove non gli rimaneva altro che assemblare i "suoi" strumenti, sempre che non facesse fare anche questo da qualcun'altro. Avete capito che furbacchione! Ovviamente per i buoni risultati si prendeva lui il merito, spero almeno che abbia pagato chi lo ha aiutato. 
Francamente visto com'è l'andazzo non mi sorprendo più di nulla
Ehh sì, d'altronde siamo in Italia e come dice qualcuno, siamo nella Repubblica delle Banane!
Potrei andare ancora avanti per molto e ci sarebbe ancora tanto da raccontare, ma sinceramente questa situazione è deprimente ma al tempo stesso grottesca e dopo tutto quello che ho detto non vale più la pena andare avanti. 
Quindi Signore e signori miei, la liuteria non è il mestiere sano e genuino che credevate, ma è un mestiere ipocrita, marcio e corrotto dove intorno girano soldi sporchi, favori, interessi, raccomandazioni, tornaconti personali, truffe ecc. 
Una sorta di lupo travestito da agnello.
Ma ragazzi miei la verità prima o poi viene a galla e prima o poi cadono tutti! Garantito!


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